Non sono imponibili per il calciatore professionista (lavoratore dipendente) il vitto e l’alloggio forniti gratuitamente dalla società in caso di ritiri pre-campionato e pre-partita, sia in casa sia in trasferta. Al contrario, le spese sostenute dalla società, per esempio in caso di prima sistemazione dell’atleta a inizio stagione, sono a tutti gli effetti dei fringe benefit e quindi tassati in busta paga con l'aliquota massima. Viceversa, non sono tali il vitto fornito in occasione di allenamenti fuori dal Comune identificato come normale sede di lavoro (che sarà quello indicato nel contratto individuale), i biglietti omaggio per la partita casalinga e i rimborsi spese percepiti dall’atleta minorenne per le spese sostenute in caso di provini. Sono solo alcuni dei chiarimenti forniti, con la Circolare n. 37/E dell’Agenzia delle Entrate del 20.12.2013. Il documento di prassi risponde ad alcuni quesiti sulle problematiche fiscali di interesse delle società calcistiche professionistiche emersi nel corso del tavolo tecnico con la Federazione Italiana Giuoco Calcio e con le Leghe Nazionali Professionistiche.