Misure a favore dell'occupazione femminile, per l'uguaglianza salariale e la conciliazione della vita
familiare e del lavoro: questi i temi affrontati in conferenza stampa del 18 dicembre 2013 dal Ministro Enrico Giovannini che, insieme al Viceministro con delega alle Pari Opportunità, Maria Cecilia Guerra, alla Consigliera Nazionale di Parità, Alessandra Servidori, e alla Presidente del Consiglio Nazionale dei Consulenti del Lavoro, Marina Calderone, ha illustrato i progetti e le iniziative che il Ministero ha realizzato nel 2013 e quelle che conta di lanciare nel 2014, anno europeo per la conciliazione famiglia-lavoro.
In particolare, il Ministro ha sottolineato l'importanza di fronteggiare la discriminazione che molte donne vivono sul mercato del lavoro, particolarmente penalizzate dalla crisi in atto, soprattutto in alcune aree del Mezzogiorno. Per questo, ha aggiunto il Ministro, è certamente importante introdurre nuove norme di tutela ma anche dare concreta attuazione a quelle già esistenti, attraverso azioni che siano in grado di cambiare l'approccio culturale con cui le aziende, ma anche i singoli, guardano a questo tema.
Il Ministro, inoltre, ha voluto fare il punto sulla situazione sugli incentivi che sono stati avviati nei mesi scorsi: 6500 donne assunte grazie alle previsioni in favore di donne e over 50 della Legge 92/2012, di cui 2.000 a tempo indeterminato e 4.500 solo nel Mezzogiorno; 18.000 domande pervenute all'INPS a seguito degli incentivi all'occupazione giovanile, di cui il 38% ha riguardato donne (7.000 domande per assunzioni a tempo indeterminato di giovani donne fino a 29 anni, di cui 2700 solo nel Mezzogiorno).
Il Ministro Giovannini e il Viceministro Guerra hanno poi annunciato l'istituzione di una commissione sulla conciliazione lavoro-famiglia la cui attività sarà finalizzata a una ricognizione dello stato dell'arte e a individuare le azioni che potranno essere messe in atto, distinguendo quelle attuabili a titolo non oneroso da quelle per le quali sarà invece necessario sostenere costi. I lavori della commissione saranno svolti grazie alla collaborazione fra il Ministero del Lavoro, il Dipartimento Pari Opportunità, il Dipartimento della Famiglia e la Rete delle Consigliere di Parità. La commissione si avvarrà della collaborazione di un numero ristretto di esperti con competenze giuridiche, economiche e sociologiche.