La Cass. civ., sez. lav., 31 ottobre 2013, n. 24588 ha stabilito che nel caso di licenziamento per giusta causa in conseguenza dell'abuso di beni aziendali da parte del dipendente . Nel caso specifico si trattava di una
lavoratrice-cassiera che aveva utilizzato in modo improprio la propria Carta Club della società in occasione di acquisti di clienti che ne erano sprovvisti, al fine di accumulare in proprio favore dei punti necessari al ritiro di premi. Ai fini della valutazione della proporzionalità tra fatto addebitato e recesso, è infatti da tenere in considerazione non l'assenza o la speciale tenuità del danno patrimoniale per l'azienda , ma la ripercussione sul rapporto di fiducia tra impresa e lavoratore in quanto la sua condotta piò essere sintomatica di un certo atteggiamento non corretto del lavoratore stesso rispetto agli obblighi assunti.