Il Dl 63/2013 sull'edilizia, recentemente convertito nella legge 90/2013, prescrive , a partire da settembre 2013 che il distacco dall'impianto di riscaldamento o di condizionamento centralizzato possa esserre realizzato solo con impianti verdi di nuova generazione e necessariamente con scarico dei fumi sul tetto del condominio. Ciò dovrebbe porre fine a una situazione di gravi e generalizzate controversie sul tema. La riforma del condominio L220/2012 infatti , permettendo ai condomini rinunciare all'utilizzo dell'impianto centralizzato se dal distacco non derivassero " notevoli squilibri di funzionamento o aggravi di spesa per gli altri condomini" aveva creato numerose liti e difficoltà di gestione da parte degli operatori . Infatti il principale "squilibrio tecnico" , ostacolo al distacco ovvero la necessità il camino sopra il tetto dell'edificio, rispettabile soltanto per gli utenti dell'ultimo piano, era stato rimosso dal Dl 179/2012, che consentiva lo scarico a parete a condizione di installare generatori a condensazione a basso impianto ambientale. Ciò aveva comportato un grande numero di richieste e imbarazzo degli amministratori di condominio per le proteste dei altri condomini costretti a subire i fumi provenienti dai camini a parete oltre che a sopportare le maggiori spese di gestione degli impanti centralizzati.
Ora dunque in assenza di canne fumarie individuali preesistenti il distacco diventa quasi impossibile, dato che installare un camino individuale sino al tetto comporta problemi tecnici davvero enormi nella maggior parte dei casi.