La sentenza della Cassazione n. 18981/2013, dell’8 agosto 2013 ha stabilito che è illecito dare notizia
che un soggetto è stato socio e amministratore di una società fallita dopo la cessione delle sue quote. Una azienda che commercializza dossier personali basati sulle informazioni pubbliche deve dunque evitare di inserire dettagli sulle sorti di società terze come possono essere quelle nelle quali i soggetti oggetto di indagine avevano partecipato. Il ricorso della società , sanzionata dal Garante della privacy per avere causato danni di immagine e di accesso al credito a due cittadini che erano stati associati ad una azienda fallita malgrado avessero venduto le quote mesi prima del fallimento e senza che fossero state evidenziate loro personali responsabilità riguardo la sorte della società stessa, è stato quindi rigettato.