In queste settimane i clienti dei professionisti, commercianti e artigiani sono stati contattati dalla Guardia di finanza attraverso l'invio di questionari, finalizzati ad accertare le ipotesi di evasione. Le possibilità sono due: rivelare al momento della convocazione l'esatto importo delle prestazioni fatturate oppure difendere i dati formali del rapporto intrattenuto con l'imprenditore o il professionista. Se alla fine degli accertamenti il professionista o l'imprenditore oltrepassasse la soglia penale della dichiarazione infedele (103.291 Euro), per i clienti "mendaci" scatterebbe l'imputazione di favoreggiamento personale.
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