L'Agenzia delle Entrate ha diramato ieri 31 luglio la Circolare n. 24/E, che fornisce le linee guida per il c.d. "nuovo redditometro", alla luce delle novità introdotte dal D.L. n. 78/2010, che ha modificato l’art. 38 del DPR n. 600/1973, e di quanto previsto dal Decreto attuativo del Ministero dell’Economia e delle Finanze del 24.12.2012. I controlli scatteranno in caso di scostamenti significativi tra reddito dichiarato e capacità di spesa manifestata, che siano di almeno il 20 per cento. Nella selezione dei contribuenti a maggior rischio di evasione, l’Amministrazione finanziaria prenderà in considerazione solo spese e dati certi (presenti in Anagrafe tributaria o nella dichiarazione dei redditi), mentre non terrà conto delle spese medie Istat. La circolare ribadisce anche che il nuovo metodo di ricostruzione del reddito si applica agli accertamenti relativi ai redditi dichiarati a partire dal 2009, mentre per quelli precedenti valgono le vecchie regole (come prevede l’art. 22, comma 1, del Dl n. 78/2010).