La sentenza della Corte di Cassazione civile, sez. lavoro del 18 luglio 2013, n. 17587 ha stabilito che il patto di prova apposto al contratto di lavoro, oltre a dover risultare da atto scritto, deve contenere la specifica indicazione delle mansioni che ne costituiscono l'oggetto. Tale indicazione può comunque essere operata anche "per relationem" alle declaratorie del contratto collettivo che definiscono le mansioni comprese nella qualifica di assunzione e sempre che il richiamo sia sufficientemente specifico.