La sentenza della Cassazione civile , sezione lavoro del 15 luglio n. 17315, ha stabilito che è sproporzionata la sanzione del licenziamento di una lavoratrice, in quanto la condotta contestatale come motivazione, non risultava sostenuta da una volontà di nuocere all'azienda ma, in via prevalente, da una mal gestita e mal interpretata intenzione di "farne gli interessi", attraverso l'abuso del potere di vigilanza sui sottoposti . Nello specifico la lavoratrice aveva obbligato una collega ad acquistare tutte le referenze carne per le quali la stessa si era dimenticata di applicare le riduzioni di prezzo, minacciandola che, qualora non avesse acquistato tutta la merce non avrebbe più potuto tornare al lavoro.-