L’Agenzia delle Entrate, con la risoluzione n. 44/E pubblicata ieri 4 luglio 2013, ha fornito indicazioni sulla possibilità di deduzione dal reddito dei contributi versati a consorzi obbligatori in relazione ad un immobile soggetto ad Imu. Le Entrate ammettono tale possibilità a condizione che l’importo del versamento non sia stato già considerato nella determinazione della rendita catastale. Per gli immobili non locati e non affittati, infatti, l'IMU prende il posto dell’Irpef (effetto sostitutivo descritto dalla circolare n. 5/E/2013). La questione nasceva dal fatto che la modifica della disciplina ha portato con sé la domanda sull’applicabilità delle disposizioni dell’articolo 10, comma 1, lettera a), del Tuir, in base alle quali possono scomputarsi dal reddito complessivo i canoni, livelli, censi e altri oneri gravanti sui redditi degli immobili che concorrono a formare il reddito complessivo, compresi i contributi ai consorzi obbligatori per legge o in dipendenza di provvedimenti della pubblica amministrazione.
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