La Corte di Cassazione, con la sentenza n. 15318 del 19 giugno 2013, ha affermato che la contabilità non ufficiale, costituita da appunti personali e informazioni dell’imprenditore, nonché da schede contabili di dipendenti pagati in nero, rappresenta un valido elemento indiziario. Si verificano, infatti, i requisiti di gravità, precisione e concordanza prescritti dall’art. 39, D.P.R. n. 600/1973 e, per tale valore probatorio, è legittimo il ricorso all’accertamento induttivo.
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