Equitalia ha adottato un’iniziativa interna per tutelare i cittadini economicamente più deboli, in particolare a seguito della disposizione che ha reso obbligatorio l’accredito degli stipendi e delle pensioni superiori ai 1.000 euro. Tale norma, contenuta nel decreto legge n. 201/2011, di fatto avrebbe potuto comportare l’immediata integrale “aggressione” delle somme presenti sui conti correnti da parte di Equitalia in sede di pignoramento, senza dover tener conto della gradualità prevista dal Dl n. 16/2012 (un decimo per importi fino a 2.500 euro, un settimo per importi superiori a 2.500 e fino a 5mila euro, un quinto per importi oltre i 5mila euro). Pertanto, Equitalia ha diffuso una nota, rivolta agli amministratori delegati ed ai direttori generali delle società partecipate, perché questi, prima di eseguire pignoramenti sui c/c di dipendenti e pensionati, attivino il pignoramento presso il datore di lavoro o l’ente pensionistico, assicurandosi che lo stipendio o la pensione, al netto di quanto trattenuto, sia almeno pari a 5.000 euro mensili.
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