La Corte di Cassazione, con ordinanza n. 14896/2012, ha affermato che è legittimo l’accertamento del reddito complessivo netto, determinato in via sintetica dall’ufficio dell’Agenzia delle Entrate, per l’acquisto, da parte del contribuente, di un grosso immobile come indice di una maggior capacità contributiva. Ai fini della prova contraria che il contribuente deve fornire, per la Cassazione non è sufficiente che egli sostenga che la provvista necessaria all’acquisto era stata fornita principalmente dal genitore, se la donazione è stata compiuta senza atto pubblico e non esiste altra documentazione idonea a comprovare l’atto di liberalità.
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