La Riforma del Lavoro ha ricevuto ieri il via libero definitivo dalla Camera, che ha dato i 4 voti di fiducia. Numerose le novità contenute nel provvedimento. L’apprendistato diventa il canale principale di assunzione, mentre il tempo determinato diventa più costoso per le imprese. Il contratto a progetto resta solo per progetti specifici, che non possono essere la mera riproposizione dell’oggetto sociale del committente. A favore dei tirocinanti, poi, è prevista una congrua indennità. Di notevole importanza la discussa modifica all’art. 18 dello Statuto del Lavoratore sui licenziamenti: non c’è più il reintegro automatico, salvo la manifesta insussistenza delle ragioni che hanno portato al licenziamento per motivi economici.
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