Il Tribunale della Corte UE, seconda sezione, con una sentenza di ieri 27 marzo 2012, ha affermato il principio secondo cui la somiglianza tra due marchi commerciali deve essere valutata analiticamente nel suo complesso e anche in relazione alla “impressione complessiva prodotta nella memoria del pubblico pertinente”. Oltre al simbolo grafico, quindi, rileva la percezione complessiva che ne ha il pubblico.
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