Nella Risoluzione n. 26/E/2011, l’Agenzia delle Entrate aveva chiarito che l’assegnazione di azioni proprie ai soci è assimilato ad un aumento gratuito del capitale attuato mediante emissione di nuove azioni e passaggio di riserve a capitale, se gli utili trasferiti al capitale trovano capienza nell’importo di quest’ultimo; l’eventuale eccedenza costituisce dividendo imponibile. In aggiunta a tale chiarimento, ora l’Agenzia delle Entrate, con Risoluzione n. 12/E di ieri 7 febbraio 2012, ha chiarito che l’importo del capitale che si considera incrementato da riserve di utili corrisponde al solo valore nominale delle azioni assegnate, mentre non rileva la differenza tra valore nominale ed il prezzo di carico delle azioni.
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