L’Agenzia delle Entrate ha avviato i primi contatti con gli intermediari finanziari per la realizzazione delle liste selettive di contribuenti da sottoporre a verifiche fiscali. In particolare, il fisco potrebbe essere in grado di conoscere il contenuto dei rapporti finanziari dei contribuenti, indifferentemente dalla circostanza che producano un saldo attivo o passivo, e la natura e le caratteristiche di alcune operazioni occasionali e fuori conto. Con tale norma, il legislatore rafforza la tutela erariale, invertendo l’onere della prova e addebitando al contribuente l’obbligo di fornire gli elementi di giustificazioni per accrediti o prelievi che non siano direttamente riconducibili a elementi contenuti nelle singole dichiarazioni.
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