Tra gli interventi alla Manovra di Ferragosto in discussione al Senato spunta la stretta sulle società di comodo, attraverso l’inasprimento dei paletti già previsti dalla normativa in vigore e l’incremento del livello minimo oltre il quale scatta la tassazione. L’altra novità di rilievo riguarda le società in perdita: dopo tre anni verranno assimilate tout court alle società di comodo, e dunque sottoposte anch’esse al nuovo regime fiscale. Un’altra idea che circola è quella di limitare la deduzione dei beni intestati alle società e che vengono utilizzati, invece, da altri soggetti, che poi ne siano gli effettivi beneficiari.
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