Dal 1° gennaio 2010 sono cambiate le regole Iva sulla tassazione dei servizi internazionali e il regolamento n. 282/2011 del 14 marzo 2011, che entra in vigore domani 1° luglio 2011, fissa alcune regole comuni. In particolare, se l’operatore italiano effettua una prestazione di servizi nei confronti di un soggetto non residente, per determinare se deve o no assoggettare ad Iva l’operazione, deve acquisire lo “status” del committente e verificare se lo stesso agisce nell’esercizio d’impresa arti o professioni. Nel caso in cui il committente sia un soggetto passivo comunitario, per il prestatore italiano è rilevante l’acquisizione del numero di partita Iva del cliente presente nel sistema di controllo Vies comunitario. Nel caso in cui, invece, il committente sia un soggetto passivo non comunitario gli elementi da verificare sono diversi, come indicato nel par. 3 dell’art. 18 del regolamento.
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