Le imprese che hanno intrattenuto rapporti commerciali con aziende e professionisti domiciliati in paradisi fiscali devono indicare l'ammontare degli importi a loro fatturati quale variazione in aumento e in diminuzione nel quadro RF di Unico 2010- società di capitali. In particolare, i righi interessati sono RF30 e RF51.
L'approssimarsi dei termini per l'invio delle dichiarazioni dei redditi, che cade il 30 settembre prossimo, per l’indicazione dei costi, quest'anno si affianca all'introduzione dell'obbligo di comunicazione delle operazioni intercorse con operatori economici in stati "black list".
Attualmente non è più prevista l'indeducibilità per la mancata indicazione in Unico, ma una sanzione proporzionale del 10% dell'importo omesso con un minimo di 500 euro ed un massimo di 50 mila euro. Si ricorda che il Dl 262/2006 ha esteso l'obbligo della prova anche alle prestazioni professionali poste in essere con soggetti ubicati in stati black list.