Manca solo un giorno alla sua entrata in vigore, ma risultano ancora poco chiare le modalità di compilazione della nuova comunicazione telematica posta a carico degli operatori nazionali che intrattengono rapporti di scambio di beni e servizi con operatori aventi sede, residenza o domicilio in paese a fiscalità privilegiata. Molti operatori chiedono, infatti, dei chiarimenti legati all’indicazione nella comunicazione delle operazioni “non soggette ad imposta” atteso che questa espressione viene utilizzata dal legislatore in modo non univoco.
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