Nell’attività di controllo viene attribuita crescente importanza all’incrocio massivo delle banche dati ponendo a confronto le titolarità di diritto (l’intestazione di un bene) con le situazioni di fatto (chi di fatto lo utilizza). Già dall’anno scorso la Guardia di Finanza utilizza un apposito strumento software denominato CETE (Controllo economico del territorio) che provvede ad incrociare le anagrafi dei beni di lusso (abitazioni e auto di lusso, ad esempio) con l’anagrafe tributaria e con i dati di fatto raccolti “sul campo”. Ma sotto osservazione vengono messi anche i familiari del contribuente.
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