Con la sentenza numero 4013/10, la Corte di Cassazione ha avuto modo di affermare che il Fisco può ricorrere in modo diretto all’induttivo per accertare irregolarità anche in presenza di una contabilità formalmente regolare ma nella sostanza costituita da operazioni inesistenti; inoltre, non risultano nemmeno necessarie presunzioni gravi, precise e concordanti per autorizzare l’Ufficio a riconoscere la presenza di irregolarità.
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