Continua la querelle sull’interpretazione del comma 5, dell’articolo 12, dello Statuto del Contribuente (Legge numero 212 del 2000,) tra i contribuenti e gli organi verificatori. La disposizione riguarda i tempi per le verifiche fiscali presso la sede del contribuente, fissati in 30 giorni lavorativi, prorogabili in particolari circostanze a 60. A parere dei contribuenti e dei professionisti, il protrarsi dei tempi costituisce una violazione dello Statuto dei diritti del Contribuente. Secondo l’Agenzia delle Entrate e la Guardia di Finanza, invece, la sospensione della presenza presso l’azienda, se c’è la necessità di incrociare i dati o effettuare accertamenti di rilevanza esterna, rappresenta un’esigenza di tutela del cittadino.
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