L’opposizione si è resa disponibile a ridurre in maniera rilevante il numero degli emendamenti alla Finanziaria 2010, a condizione che il governo rinunci alla richiesta del voto di fiducia. La linea sulla quale si attesterà il Governo, nel corso dell’esame in aula, propende per una blindatura del testo; eventuali correzioni verranno inserite in successivi provvedimenti allo studio, a partire dall’annunciato decreto milleproroghe di fine anno.