News Pubblicata il 12/11/2009

La direttiva risparmio dà più appeal allo scudo

La direttiva sul risparmio e gli effetti sulla adesione allo scudo



La direttiva n. 2003/48/CE impone uno scambio di informazioni nel caso di pagamento di reddito da un soggetto pagatore stabilito in uno Stato membro a persone fisiche residenti in un altro Stato membro. Tuttavia la direttiva si presta a diverse manovre elusive: nel caso ad es. di interessi corrisposti a soggetti diversi dalle persone fisiche non è previsto lo scambio di informazioni né l’applicazione, in via sostitutiva dell’euro-ritenuta. Proprio per questo la Commissione UE sta studiando appositi correttivi in senso restrittivo. Ecco che lo scudo fiscale può rappresentare una opportunità per l’emersione di quelle attività finanziarie detenute all’estero tramite persone o istituti giuridici.

Fonte: Il Sole 24 Ore



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