In base al D.p.c.m. in materia di diritto allo studio universitario, approvato dal Consiglio dei Ministri del 4 Aprile e ora all'esame della Corte dei Conti, le borse di studio saranno destinate a una platea più vasta di destinatari.
Il provvedimento provvede ad innalzare gli importi minimi delle borse di studio: per gli studenti in sede, pendolari e fuori sede si passa, rispettivamente, da poco più di 2,7 milioni di lire, 3,6 e 6,5 milioni a 1.470 euro (più un pasto gratuito), 2.150 e 3.800 euro (valori 2001/02). Vale a dire circa 2,9 milioni di lire per gli studenti in sede, 4,3 milioni per i pendolari e 7,6 per fuori sede.
Le condizioni economiche dello studente verranno definite attraverso il riccometro delineato dal decreto legislativo 109/98 con una novità: l'indicatore della situazione economica all'estero, che deriva sia dai redditi percepiti che dai patrimoni posseduti oltreconfine.
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