L’Agenzia delle Entrate, con la circolare numero 13/E/2009, ha espresso il proprio orientamento in sede di controlli, affiancando i dati di non congruità degli studi di settore con eventuali segni significativi di spesa e di ricchezza attribuibili al soggetto titolare di partita Iva. L’attenzione si concentra sulle situazioni di non congruità, accompagnate da segni di ricchezza, desumibili in anagrafe tributaria,, al di sopra dell’ammontare di reddito dichiarato.
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