A più riprese le Sezioni Unite della Cassazione hanno elaborato il seguente principio, al fine di contrastare l’abuso del diritto: il soggetto che utilizza in modo distorto strumenti giuridici, non può beneficiare di vantaggi fiscali, sebbene non ci sia contrasto con una specifica disposizione, in difetto di ragioni economicamente apprezzabili che giustifichino l’operazione, diverse dalla semplice aspettativa del risparmio d’imposta. Sempre secondo la Cassazione, nell’ordinamento italiano esiste una clausola generale non scritta, la cui fonte si trova nel principio costituzionale di capacità contributiva.
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