Occorre proteggere in modo efficace l'identità delle donne vittime di violenza. Nel riportare episodi di cronaca, i giornali devono astenersi dal pubblicare dettagli che violino la loro riservatezza e dignità.
Lo ha ribadito il Garante affrontando il caso di un quotidiano veneto che aveva dato notizia di un'aggressione e di una violenza sessuale subite da una donna da parte del coniuge da cui era legalmente separata. Nell'articolo venivano rese note l'identità della vittima, la sua professione unitamente all'indirizzo dove la esercitava, l'indirizzo dove la donna viveva col marito e l'attuale indirizzo con relativa fotografia.
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