La Corte di Cassazione si è ripetutamente occupata del prelievo, non giustificato, di somme destinate ai soci nelle società a ristretta base azionaria. A questo proposito la giurisprudenza della Corte ritiene ormai “consolidato” il principio secondo cui “in tema di accertamento delle imposte sui redditi, nel caso di società di capitali a ristretta base sociale, è legittima la presunzione di distribuzione, ai soci, degli eventuali utili extracontabili accertati” (si veda Cass. 6197/2007).
Pertanto, in questi casi (ricavi non contabilizzati non entrati nelle casse sociali) è legittimo presumere che le somme corrispondenti al risultato dell’esercizio economico sono entrate nella disponibilità dei soci.
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