Le misure approvate ieri per quanto riguarda il falso in bilancio sembrano condurre alla vecchia disciplina del Codice civile: ritorno del falso in bilancio tra i reati di pericolo, con eliminazione della distinzione tra reato con danno ai soci e creditori e reato senza lesione. Si propone una nuova distinzione ai fini sanzionatori a seconda che il reato venga commesso da una società quotata o da una società non quotata.
Vengono cancellate la semplice contravvenzione, la necessità del dolo, la procedibilità a querela quando si è verificato il danno nell’ambito di una società non quotata e le soglie di punibilità.