Ad oggi manca ancora un modello ministeriale con le relative istruzioni per la compilazione degli elenchi clienti e fornitori. Gli unici elementi utili sono rappresentati dal tracciato telematico a disposizione delle software-houses ufficializzato dal provvedimento direttoriale del 25 maggio scorso. L’inversione degli obblighi Iva crea difficoltà nella corretta compilazione: secondo una plausibile ricostruzione le operazioni in reverse charge non dovranno essere rilevate nell’elenco clienti dell’acquirente o committente non concorrendo alla formazione del rispettivo volume di affari.
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