Non ci sono proroghe e tra tre giorni scade il semestre di scelta sulla destinazione del Tfr, non sono nemmeno previsti correttivi, tutto resta come è stato concordato con le parti sociali. Uno degli elementi critici della scelta sembra essere l’irreversibilità della decisione. È stata fatta infatti una statistica e ne è risultato che in un campione di 2.100 casi rispetto ad un bacino di 9,5 milioni di lavoratori, il 63% degli italiani abbia scelto di lasciare il Tfr in azienda.
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