Il Consiglio dei Ministri nella seduta del 21 ottobre 2024 ha approvato, in esame preliminare, il correttivo del Codice Appalti (un dlgs contenente disposizioni integrative e correttive al decreto legislativo 31 marzo 2023, n. 36 - Codice dei contratti pubblici), che introduce importanti modifiche e aggiornamenti per semplificare e migliorare il sistema degli appalti pubblici in Italia.
Scarica il testo in bozza del 21.10.2024 del Dlgs Correttivo del Codice dei contratti pubblici
Le novità principali riguardano in particolare:
In breve sintesi alcune delle modifiche introdotte.
Viene stabilito che le clausole di revisione dei prezzi si applicano in modo automatico al superamento di una variazione del 5% rispetto al prezzo iniziale del contratto. Questa revisione si applica all'80% del valore eccedente questa soglia, garantendo una maggiore equità nei contratti di appalto.
Il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti adotterà nuovi indici per la determinazione delle variazioni di prezzo, che saranno pubblicati regolarmente dall’ISTAT per garantire la trasparenza e la coerenza con l’andamento del mercato.
L'Allegato II.2-bis disciplina in dettaglio le modalità di applicazione delle clausole di revisione, tenendo conto della natura del contratto, del settore merceologico e degli indici disponibili. La revisione tiene conto anche del possibile ricorso al subappalto.
Questi cambiamenti mirano a rendere più fluida la gestione dei contratti pubblici, garantendo alle imprese maggiore sicurezza in caso di oscillazioni significative dei costi, ma anche favorendo una trasparenza e un controllo rigoroso dei meccanismi di compensazione.
In tema di micro, piccole e medie imprese si introducono misure volte a favorire la loro partecipazione agli appalti pubblici. Ecco i principali interventi:
Riserva di partecipazione per le PMI
Per gli affidamenti di importo inferiore alle soglie comunitarie, le stazioni appaltanti possono riservare la partecipazione alle procedure di appalto o di concessione alle PMI. Questo permette alle piccole e medie imprese di accedere a contratti pubblici senza dover competere con imprese di dimensioni maggiori.
Suddivisione in lotti
Gli appalti devono essere suddivisi in lotti funzionali, prestazionali o quantitativi per garantire la partecipazione effettiva delle micro, piccole e medie imprese. Se l’appalto non è suddiviso in lotti, la stazione appaltante deve motivare questa decisione, con l’obiettivo di promuovere una **concorrenza equa** tra le imprese di diverse dimensioni.
Soglia di subappalto riservata alle PMI
È previsto che almeno il 20% delle prestazioni subappaltabili debba essere affidato a PMI, salvo diversa indicazione giustificata dall’oggetto del contratto. Questo consente di creare una quota dedicata alle piccole e medie imprese nei contratti di subappalto, aumentando la loro possibilità di partecipare all’esecuzione di grandi opere.
Riduzione delle garanzie
Le PMI possono beneficiare di una riduzione del 50% delle garanzie richieste per la partecipazione alle gare. Inoltre, se presentano fideiussioni digitali, possono ottenere ulteriori riduzioni. Questo intervento ha lo scopo di ridurre gli oneri finanziari per le imprese di dimensioni più piccole, favorendo la loro partecipazione alle gare pubbliche.