L'Agenzia delle Entrate con Provvedimento del 19 maggio 2022 n. 173218 ha pubblicato tutte le informazioni per l'accesso alla dichiarazione 730 precompilata da parte del contribuente e degli altri soggetti autorizzati, disponibile da lunedì 23 maggio nell’area riservata sul sito dell’Agenzia delle Entrate.
Vediamo quali sono i vantaggi per il contribuente che decide di utilizzare il modello già predisposto dall'Agenzia.
Oltre ad avere il modello già compilato, in cui sono stati già inseriti la maggior parte dei dati e calcolate le imposte da pagare o il rimborso da incassare, il contribuente che utilizza il 730 precompilato:
A seconda che il contribuente accetti o modifichi la dichiarazione proposta dall’Agenzia, direttamente o tramite un soggetto delegato (sostituto, Caf o professionista), è prevista una diversa procedura sui controlli documentali.
Gli oneri, già indicati nel 730 precompilato, sui quali non sarà effettuato il controllo formale sono:
Tuttavia, a prescindere dall’accettazione o modifica della dichiarazione precompilata, sugli oneri suddetti l’Agenzia delle entrate potrà effettuare la verifica della sussistenza dei requisiti soggettivi per fruire delle diverse agevolazioni fiscali nei confronti dei contribuenti.
Sul 730 precompilato, con o senza modifiche, il controllo formale sui documenti relativi agli oneri deducibili e detraibili sarà effettuato nei confronti del Caf o del professionista che ha apposto il visto di conformità sulla dichiarazione, anche con riferimento agli oneri comunicati all’Agenzia delle entrate da soggetti terzi. Salvo i casi di condotta dolosa del contribuente, l’eventuale pagamento di sanzioni sarà a carico del Caf o del professionista.
Resta a carico del contribuente il pagamento delle maggiori imposte e degli interessi.
L'Agenzia può comunque effettuare nei confronti del contribuente i controlli per verificare la sussistenza dei requisiti soggettivi per fruire di detrazioni o deduzioni: di questo rispondono sempre i contribuenti e non i Caf o i professionisti, per esempio, per la detrazione degli interessi passivi sul mutuo ipotecario per l’acquisto dell’abitazione principale, può essere controllata l’effettiva destinazione ad abitazione principale dell’immobile.