Il Consiglio dei ministri ha approvato nei giorni scorsi la bozza di decreto legge che istituisce una forma temporanea e parziale ( da luglio a dicembre 2021) dell'annunciato assegno unico universale per le famiglie con figli. Il decreto è stato pubblicato in Gazzetta ufficiale n. 135 l'8 giugno 2021 , con il numero 79 2021.
In attesa dell'attuazione della legge delega approvata dal Parlamento il Governo interviene a istituire un contributo indirizzato in particolare ai soggetti che non sono raggiunti da detrazioni fiscali né dagli assegni per il nucleo familiare. Si tratta di disoccupati, incapienti, lavoratori autonomi.
Gli assegni per il nucleo familiare ANF continueranno ad essere corrisposti alle famiglie di lavoratori dipendenti e assimilati e il decreto ne prevede anche un temporaneo aumento degli importi (vedi sotto).
Vediamo piu in dettaglio i contnuti del decreto-legge
Per accedere all’assegno “ponte”, il nucleo familiare del richiedente deve essere in possesso di un ISEE inferiore a 50.000 euro annui.
Inoltre, il richiedente deve rispettare uno dei seguenti requisiti:
L’assegno viene corrisposto per ciascun figlio minore in base al numero dei figli stessi e alla situazione economica della famiglia attestata dall’ISEE; in particolare, gli importi risultano decrescenti al crescere del livello dell’ISEE.
In allegato la tabella con i livelli ISEE e i relativi importi dell'Assegno Unico.
Da sottolineare che:
Il beneficio medio per i sei mesi dal 1° luglio 2021 al 31 dicembre 2021 è pari a 1.056 euro per nucleo e 674 euro per figlio.
L'assegno Unico beneficio spetta a decorrere dal mese di presentazione della domanda stessa.
Per le domande presentate entro il 30 settembre 2021, sono corrisposte le mensilità arretrate a partire dal mese di luglio 2021.
In caso di variazione del reddito familiare andrà presentata DSU aggiornata entro 2 mesi dalla variazione e se permangono i requisiti va presentata una nuova domanda di Assegno temporaneo.
L’assegno “ponte” è compatibile con il Reddito di cittadinanza e con la fruizione di eventuali altre misure a favore dei figli a carico erogate dalle Regioni e dai Comuni.
A questo proposito il testo del decreto prevede che ai nuclei percettori di reddito di cittadinanza l'assegno unico sia corrisposto congiuntamente al RDC sottraendo dall'assegno UNICO spettante la quot di RDC relativa i figli minori.
A decorrere dal 1° luglio 2021 e fino al 31 dicembre 2021, gli importi mensili dell’assegno per il nucleo familiare già in vigore sono maggiorati di
37,5 euro per ciascun figlio in favore dei nuclei familiari fino a due figli, e di
55 euro per ciascun figlio in favore dei nuclei familiari di almeno tre figli.
Il decreto attribuisce infine anche un finanziamento di 30 milioni aggiuntivi per CAF e patronati che daranno assistenza amministrativa alle famiglie per le richieste di ISEE ai fini dell'assegno unico.