Pronti gli indirizzi operativi e le linee guida per lo svolgimento delle azioni operative dei prossimi mesi dell'Amministrazione finanziaria, ricalibrate per tener conto gli effetti generati dall’emergenza pandemica da Covid-19 e incentrate sulla compliance, per poter rafforzare il dialogo con il contribuente e avvertirlo in tempo in caso di errori o anomalie.
Si tratta delle linee guida e degli indirizzi operativi dedicati:
contenuti nella Circolare dell'Agenzia delle Entrate del 7 maggio 2021 n. 4.
La circolare si articola appunto in tre sezioni, dedicate alla prevenzione e al contrasto dell’evasione, alla consulenza e ai servizi, nelle quali vengono forniti mirati indirizzi operativi per lo svolgimento delle azioni operative, distinte tra:
Sotto il profilo della prevenzione, al fine di agevolare i contribuenti nel corretto adempimento dei propri obblighi fiscali, riprenderà l’invio delle lettere di compliance dirette a consentire al contribuente di regolarizzare la propria posizione ,evitando l’applicazione di sanzioni in misura piena a seguito di successive attività di controllo e accertamento.
Nell’ambito dell’attività di contrasto all’evasione, a seguito dell’emanazione del decreto-legge n. 41/2021, è stato pubblicato il provvedimento dell'Agenzia n. 88314 del 6 aprile 2021, che ha dettato le linee guida per gli Uffici per la ripresa della notifica degli atti del controllo (accertamenti, atti di contestazione o di irrogazione delle sanzioni e atti di recupero dei crediti di imposta), in relazione ai quali era stata prevista, a conclusione dell’attività istruttoria svolta dalle strutture operative, la notifica nel 2021 (ai sensi del comma 1 dell’articolo 157 del decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34, convertito, con modificazioni, dalla legge 17 luglio 2020, n. 177).
In considerazione dell’emergenza epidemiologica e della crisi economica che sta coinvolgendo numerose attività commerciali e imprenditoriali, l’attività di controllo dovrà essere indirizzata, sempre più, verso i contribuenti ad elevata pericolosità fiscale e, in particolare, verso coloro che pongono in essere fenomeni di frode, anche attraverso l’utilizzo indebito di crediti d’imposta e altre agevolazioni, come quelle previste proprio per fronteggiare le conseguenze negative connesse all’emergenza epidemiologica da Covid-19 (ad esempio, i contributi a fondo perduto, i ristori, etc.).
Particolare attenzione, pertanto, dovrà essere riservata alle frodi in materia di IVA intracomunitaria, nonché a quelle realizzate tramite l’utilizzo in compensazione di crediti inesistenti o attraverso l’utilizzo di dichiarazioni d’intento ideologicamente false.
Fintanto che perdurerà lo stato di emergenza, le strutture operative adotteranno le diverse modalità istruttorie interne propedeutiche alle attività di accertamento, assicurando un’applicazione generalizzata del contraddittorio preventivo, privilegiando, ove possibile, attraverso l’utilizzo degli strumenti tecnici ed informatici a disposizione, le modalità di confronto a distanza individuate dalla circolare 23 marzo 2020, n. 6/E.
La citata circolare, oltre a delineare le varie fasi da seguire per la gestione del contraddittorio a distanza nell’ambito del procedimento di adesione, ha precisato che le indicazioni contenute possono essere adattate, caso per caso, ad ogni altro procedimento tributario che richiede la partecipazione ovvero il confronto con il contribuente.
Nell’ambito delle attività rivolte ai servizi ai contribuenti si darà priorità in primo luogo all’erogazione dei rimborsi fiscali a cittadini e imprese, alla gestione dei contributi a fondo perduto, comprese le autotutele, e a consolidare le nuove modalità di interlocuzione e assistenza agli utenti «a distanza», in considerazione del fatto che tali attività contribuiscono anche alla ripresa delle attività economiche, fortemente incise dalle misure di contrasto alla diffusione dei contagi.
Particolare attenzione, anche in conseguenza della contrazione delle attività di trattazione degli atti del registro e delle dichiarazioni di successione, che potranno essere limitate al solo numero delle posizioni in scadenza e di tutte quelle che possono risultare utili alle necessità espresse dai contribuenti, dovrà essere rivolta ai servizi di assistenza ai contribuenti, garantendo la più ampia disponibilità di appuntamenti (sia in presenza che telefonici) e la gestione «agile» di tutte quelle attività che non saranno rese in presenza.