Sconto utilizzabile anche per servizi accessori, come quelli balneari, a patto che siano indicati nella fattura emessa dall’unico fornitore scelto per trascorrere le vacanze, ad esempio, nel caso di soggiorno presso una struttura alberghiera con fattura emessa da ALFA, è possibile includere, ai fini del Credito d’impostaVacanze, i costi per la fruizione dei servizi balneari da parte di BETA solo se gli stessi sono indicati nell’unica fattura emessa da ALFA.
Questo uno dei primi chiarimenti forniti dall'Agenzia delle Entrate con Circolare del 3 luglio 2020 n.18, che qui alleghiamo, sull’utilizzo del Bonus vacanze previsto dal Decreto Rilancio e sulle modalità da seguire per beneficiarne.
Il comma 1 dell'art. 176 del Decreto Rilancio stabilisce, inoltre, che per avere diritto al Credito d’imposta Vacanze, i servizi dovranno essere offerti in ambito nazionale:
Tali soggetti dovranno essere in possesso dei titoli prescritti dalle norme nazionali o regionali per l’esercizio dell’attività turistico ricettiva. Per individuare le strutture presso le quali è possibile utilizzare il bonus, occorre fare riferimento ai soggetti che, indipendentemente dalla natura giuridica o dal regime fiscale adottato, svolgono effettivamente le attività previste dalla norma. A titolo indicativo e non esaustivo, tali attività sono riconducibili alla sezione 55 di cui ai codici ATECO, ad esempio:
Nell’elenco sono inclusi anche coloro che svolgono un’attività alberghiera o agrituristica stagionale.
Indice degli argomenti trattati nella Circolare: