Con Circolare del 12 giugno 2017 n. 19/E, l'Agenzia delle Entrate ripercorre brevemente i tratti caratteristici della collaborazione volontaria “originaria” (introdotta dalla legge 186/2014), fornisce ulteriori chiarimenti interpretativi sulla nuova “opportunità” concessa ai contribuenti per “riparare alle infedeltà dichiarative passate e porre le basi per l’avvio di un rapporto col Fisco improntato alla reciproca fiducia”, nell’ottica del processo di attivazione di strumenti e misure in grado di favorire e sviluppare la compliance fiscale, la c.d. Voluntary disclosure bis ntrodotta dal Dl n. 193 del 22 ottobre 2016.
La disciplina inizialmente prevista dal legislatore per la collaborazione volontaria è stata oggetto di varie modifiche normative succedutesi nel corso del 2015 e del 2016.
L’Agenzia delle entrate ha fornito chiarimenti interpretativi riguardo a tale procedura con la circolare n. 10 del 13 marzo 2015 e, successivamente, ha dato risposte ai quesiti pervenuti dai contribuenti, dagli Uffici, dagli operatori e dalla stampa specializzata con le circolari n. 27 del 16 luglio 2015, n. 30 dell’11 agosto 2015 e n. 31 del 28 agosto 2015;
i contenuti di tali documenti di prassi si intendono confermati e, pertanto, ad essi si fa rinvio per quanto non diversamente chiarito con la presente circolare.
Ricordiamo che ai sensi dell’articolo 5-octies del decreto legge, introdotto dall’articolo 7 del decreto legge 193 del 2016, sono riaperti i termini per accedere alla procedura di collaborazione volontaria, in un arco temporale che va dal 24 ottobre 2016 al 31 luglio 2017.
L’istanza può essere integrata fino al 30 settembre 2017 ed entro il medesimo termine possono essere altresì trasmesse la documentazione e le informazioni di cui all’articolo 5-quater, comma 1, lettera a), del decreto legge.
Indice della Circolare che qui alleghiamo:
Premessa
1. La riapertura dei termini della collaborazione volontaria
1.1. Ambito soggettivo
1.2. Ambito oggettivo e ambito temporale
2. Il nuovo procedimento di collaborazione volontaria
2.1. Autoliquidazione delle somme dovute
2.1.1. Aspetti sanzionatori
2.1.1.1. Determinazione delle sanzioni per violazioni dichiarative in materia di monitoraggio fiscale
2.1.1.2. Determinazione delle sanzioni per violazioni in materia di imposte
2.2. Attività degli uffici
2.2.1. Controlli sul pagamento spontaneo
2.2.2. Mancato pagamento spontaneo
2.3. Presunzioni legate al possesso di contanti o valori al portatore
3. Perfezionamento della procedura
4. Esonero dagli obblighi dichiarativi
5. Effetti ai fini penali
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