La Presidenza del Consiglio dei ministri, con Ordinanza 10 marzo 2017, n. 17, ha dettato la disciplina delle modalità di effettuazione delle erogazioni liberali ai fini della realizzazione di interventi per la ricostruzione e ripresa dei territori colpiti dagli eventi sismici.
Le erogazioni liberali possono essere effettuate secondo le seguenti modalità:
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donazioni raccolte mediante il numero solidale 45500 e i versamenti sul conto corrente bancario attivato dal Dipartimento della protezione civile ai sensi di quanto previsto dall'art. 4 dell'ordinanza del Capo del Dipartimento della protezione civile 28 agosto 2016, n. 389, come sostituito dall'art. 4 dell'ordinanza 1° settembre 2016, n. 391;
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versamenti diretti sulla contabilità speciale intestata al Commissario Straordinario Vasco Errani ed aperta presso la Tesoreria provinciale dello Stato di Rieti;
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versamenti diretti, con specifica destinazione, sulla contabilità speciale intestata al commissario straordinario ed aperta presso la Tesoreria provinciale dello Stato di Rieti;
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donazioni, formalizzate nei modi e nelle forme previste dagli articoli 782 e seguenti del codice civile, secondo lo schema di contratto di cui all'allegato «B» della ordinanza;
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donazioni con specifica destinazione, formalizzate nei modi e nelle forme previste dagli articoli 782 e seguenti del codice civile, secondo lo schema di contratto di cui all'allegato «A» dell' ordinanza.
I versamenti diretti possono essere effettuati esclusivamente per importi non superiori ad euro 30.000,00. Il donante provvede ad inviare all'indirizzo di posta elettronica certificata del commissario straordinario apposita comunicazione, redatta in conformità allo schema di cui all'allegato «C» della presente ordinanza, recante:
a) la data e gli estremi del versamento;
b) l'indicazione dell'eventuale destinazione specifica delle somme donate;
c) la dichiarazione, che la somma versata, in ragione della propria capacità economica e patrimoniale, è da intendersi, ai sensi e per gli effetti dell'art. 783 del codice civile, come di «modico valore».