Con Risoluzione del 31 agosto 2015 n. 78/E l'Agenzia delle Entrate fornisce chiarimenti sul corretto trattamento fiscale ai fini delle imposte sui redditi dell’eventuale plusvalenza realizzata dalla cessione dell'unica azienda detenuta da un'impresa familiare, precisando che questa risulta imputabile interamente in capo all’imprenditore, con la conseguenza di essere fiscalmente irrilevante per i collaboratori familiari.
Di conseguenza si ritiene che la stessa sia imponibile a norma del combinato disposto degli articoli 58 e 86 del TUIR, non trovando, viceversa, applicazione l’articolo 67, comma 1, lettera h-bis), dello stesso testo unico. Tale ultima disposizione stabilisce, infatti, che costituiscono redditi diversi le plusvalenze realizzate in caso di successiva cessione, anche parziale, delle aziende acquisite ai sensi dell’art. 58 del TUIR.
Si tratta, in sostanza, della riqualificazione di plusvalenze maturate in regime d’impresa in plusvalenze tassabili come redditi diversi sempreché gli eredi o i donatari non abbiano continuato l’attività d’impresa.
Circostanza quest’ultima che si è, invece, verificata, nel caso in esame.