Aliquota della cedolare secca al 10% per i contratti a canone concordato in vigore già da quest'anno e ripristino del plafond dei 10.000 euro per il bonus mobili, ridotto dalla Legge di stabilità. Per gli inquilini delle case popolari sconto sull'Irpef fino a 900 euro per i redditi sotto i 15.500 euro a 450 euro per quelli invece sotto i 31.000 euro l'anno. Sono immediatamente operative queste novità del Piano casa contenute nel decreto approvato il 12 marzo 2014 dal Consiglio dei ministri.
Inoltre, il Piano casa prevede il rifinanziamento sia del Fondo affitti per famiglie bisognose (con 100 milioni di euro che vanno a raddoppiarne la dotazione complessiva) che del Fondo per la morosità incolpevole, l'organismo che viene in aiuto di chi non riesce a sostenere la rata di affitto, che passa dai 140 milioni originari a 381 milioni.
Il Piano Casa si pone infine l'obiettivo di potenziare ed incoraggiare la formula del "rent to buy", quel meccanismo che consente all'inquilino di un immobile di riscattare lo stesso trasformando i canoni di affitto già pagati in rate anticipate da scalare dal prezzo di acquisto finale. La novità consiste nel differimento del momento della decisione di riscattare la proprietà al settimo anno, lasciando le imposte sull'immobile a carico dell'ente proprietario nella prima fase.