Il 31 luglio 2013 è stata pubblicata dall'Agenzia delle Entrate la tanto attesa Circolare sul nuovo redditometro, che fornisce istruzioni sulla selezione, l’attività istruttoria e lo svolgimento del contraddittorio, tutte le spese del contribuente che vengono prese in considerazione per l’accertamento sintetico del reddito. Dalle bevande ai detersivi, dalla bolletta della luce al cavallo, dalla scommessa online alla retta dell'asilo nido, dal mutuo ai Bot: sono tra le voci di spesa rilevanti ai fini del redditometro e indicate nel D.M. 24 dicembre 2012.
Il nuovo metodo di ricostruzione del reddito è improntato ad una maggiore trasparenza e facilità di comprensione; si fonda, infatti, sulle “spese certe” e sulle “spese per elementi certi”, tenendo conto, per tali ultime spese, della tipologia di famiglia del contribuente e dell’area geografica di appartenenza. Solo in via residuale e per le spese correnti, in quanto numerose e di importi non significativi, ma frequenti nel corso dell’anno, al fine di evitare ulteriori oneri di conservazione della documentazione da parte del contribuente, si utilizza la corrispondente spesa media ISTAT.
Per applicare le nuove regole è sufficiente uno scostamento più ridotto, ossia il 20%, rispetto a quello previsto dalla disciplina applicabile fino agli accertamenti relativi alle annualità precedenti al 2009 (pari al 25%); è, inoltre, sufficiente lo scostamento per un solo periodo d’imposta e non più biennale.
SOMMARIO:
1. Premessa
2. La disciplina dell’accertamento sintetico ed il nuovo “redditometro”
2.1. L’accertamento sintetico basato sul nuovo “redditometro”
2.2. La selezione
2.3 L’attività istruttoria. Il contraddittorio
3. D.M. 24 dicembre 2012 - prime indicazioni operative
3.1. Determinazione del lifestage
3.2. Elementi che concorrono alla determinazione del reddito complessivo accertabile
3.3. Spese del familiare a carico
3.4. Ripartizione della spesa media ISTAT della famiglia
3.5. Calcolo dello scostamento tra il reddito complessivo accertabile e quello dichiarato
3.6 Le macro categorie di spese
3.6.1 Le spese per le abitazioni
3.6.2 Le spese per medicinali e visite mediche
3.6.3 Le spese per trasporti
3.6.4 Le spese per l’istruzione
3.6.5 Le spese per tempo libero, cultura e giochi
3.6.6 Le spese per altri beni e servizi
3.6.7 Le spese per incrementi patrimoniali