Con la Sentenza n.14684 del 29 agosto 2012, la Cassazione ha chiarito il professionista è tenuto a versare alla propria cassa previdenziale anche i contributi su redditi derivanti da attività connesse allo svolgimento della libera professione (attività non “professionalmente tipiche” come ad esempio le consulenze).
Secondo la Corte Costituzionale, il parametro dell'assoggettamento alla contribuzione è la connessione tra l'attività (da cui il reddito deriva) e le conoscenze professionali, ossia la base culturale su cui l'attività stessa si fonda; e il limite di tale connessione (e, pertanto del parametro di assoggettabilità) è l'estraneità dell'attività stessa alla professione.