Pubblicato il Decreto del 13 giugno 2012 con il quale viene descritta la metodologia utilizzata, in relazione al solo periodo d’imposta 2011, per la revisione congiunturale speciale degli studi di settore, ed i relativi interventi correttivi, al fine di tener conto degli effetti della crisi economica e dei mercati a norma dell’articolo 8 del decreto legge 29 novembre 2008 n. 185, convertito dalla legge 28 gennaio 2009, n. 2.
Al fine di ottenere un quadro di riferimento della situazione economico-congiunturale che ha caratterizzato il 2011, è stato necessario svolgere un’attività preliminare di individuazione ed acquisizione di fonti informative con l’obiettivo di integrare le informazioni già presenti nella Banca dati degli Studi di Settore.
Il quadro macroeconomico, settoriale e territoriale, è stato analizzato sulla base delle pubblicazioni e delle informazioni rese disponibili da:
- Banca d’Italia;
- Istituto nazionale di statistica (ISTAT);
- Prometeia;
- Ministero dello Sviluppo Economico.
Al fine di aggiornare al periodo di imposta 2011 i trend economici dei singoli modelli organizzativi (cluster), anche in relazione al territorio, le informazioni contenute nella Banca dati degli Studi di settore (ultima annualità disponibile il 2010) sono state proiettate al 2011 sulla base delle previsioni contenute nell’“Analisi dei microsettori” Prometeia, dei dati relativi alle comunicazioni annuali IVA 2012 e di quelli delle dichiarazioni annuali IVA 2012 presentate entro il mese di febbraio.
Sulla base delle analisi svolte sulle fonti informative suddette e delle valutazioni degli Osservatori regionali, sono state apportate opportune modifiche all’analisi di normalità economica e sono stati introdotti specifici correttivi, da applicare ai risultati derivanti dall’applicazione degli studi di settore, che tengono conto di alcune grandezze e variabili economiche e le relative relazioni, modificate a seguito della crisi economica verificatasi nel corso del 2011, tra cui:
- le contrazioni più significative dei margini e delle redditività;
- il minor grado di utilizzo degli impianti e dei macchinari;
- le riduzioni delle tariffe per le prestazioni professionali;
- l’aumento del costo del carburante;
- gli andamenti congiunturali negativi intervenuti nell’ambito dei diversi settori, anche in relazione al territorio;
- la ritardata percezione dei compensi da parte degli esercenti attività di lavoro autonomo a fronte delle prestazioni rese.
Infine, sono state acquisite, per il tramite delle Organizzazioni di Categoria, informazioni di natura strutturale e contabile relativamente ad un significativo campione di soggetti al fine di poter riscontrare, su esempi reali riferiti al periodo d’imposta 2011, il grado di significatività degli interventi delineati.
Nel presente documento, per “ricavi/compensi ai fini della congruità” si fa riferimento a quanto stabilito dal decreto di approvazione dello specifico studio di settore.