L’articolo 2, commi da 36-terdecies a 36-duodevicies, del decreto legge 13 agosto 2011, n. 138, ha introdotto delle disposizioni volte a contrastare il fenomeno della concessione in godimento di beni relativi all’impresa a soci o familiari
dell’imprenditore per fini privati.
La disciplina dei beni relativi all'impresa concessi in godimento a soci e familiari, prevede infatti per i soggetti che ricevono in godimento beni aziendali, la tassazione di un reddito diverso determinato confrontando il minor corrispettivo pattuito e il valore di mercato del diritto di godimento e per il soggetto concedente i beni in godimento, l’indeducibilità dei relativi costi sostenuti.
Con Circolare del 15 giugno 2012 n. 24 l'Agenzia delle Entrate fornisce ulteriori chiarimenti in merito alla disciplina in questione.
Indice della Circolare:
Premessa
1 Ambito soggettivo
2 Ambito oggettivo
3 Determinazione del reddito diverso
4 Indeducibilità dei costi
5 Beni concessi in godimento che costituiscono fringe benefit
6 Entrata in vigore