L'Agenzia delle Entrate con Circolare del 6 ottobre 2010 n. 51 ha voluto fornire un quadro aggiornato della disciplina in materia di CFC (controlled foreign companies), con particolare riguardo alle modifiche da ultimo introdotte dall’articolo 13 del d.l. n. 78 del 2009. Tale disciplina prevede, nel caso di soggetto residente in Italia controllante un’impresa situata in un Paese black list, la tassazione separata per trasparenza, in capo al socio residente, dei redditi conseguiti dalla partecipata estera.
Indice della Circolare:
1. PREMESSA
2. LA DISCIPLINA CFC
3. PRIMA ESIMENTE
3.1. IL NUOVO COMMA 5-BIS
4. SECONDA ESIMENTE
5. STATI O TERRITORI INCLUSI NELLA “WHITE LIST” DI CUI ALL’ARTICOLO 168-BIS DEL TUIR: ESTENSIONE DELLA CFC RULE
5.1. LA CONDIZIONE DELLA “TASSAZIONE EFFETTIVA INFERIORE A PIÙ DELLA METÀ” DELLA CORRISPONDENTE TASSAZIONE ITALIANA
5.2. LA DISAPPLICAZIONE DEL COMMA 8-BIS: L’ESIMENTE DELLA “COSTRUZIONE DI PURO ARTIFICIO”
6. MODALITA’ DI PRESENTAZIONE DELL’ISTANZA DI INTERPELLO
6.1. DOCUMENTAZIONE DA ALLEGARE ALL’ISTANZA DI INTERPELLO DISAPPLICATIVO
7. ENTRATA IN VIGORE DELLA “NUOVA” DISCIPLINA CFC
8. LA DISCIPLINA DEI DIVIDENDI PROVENIENTI DA STATI O TERRITORI BLACK LIST
8.1. HOLDING: INDIVIDUAZIONE DEGLI UTILI “PROVENIENTI” DA PARADISI FISCALI
8.2. DECORRENZA DELLA MODIFICA NORMATIVA DI CUI ALL’ARTICOLO 36 DEL D.L. N. 223/2006
8.3. COORDINAMENTO DELLA DISCIPLINA DI CUI AGLI ARTICOLI 167 E 168 DEL TUIR CON ALTRE NORME RELATIVE A SOCIETÀ BLACK LIST
9. DISCIPLINA RELATIVA AI COSTI DA BLACK LIST
9.1 AMBITO SOGGETTIVO
9.2 AMBITO OGGETTIVO
9.3 ESIMENTI
9.4 RAPPORTI CON LA CFC RULE