La congruità dei compensi non è sindacabile da parte del Fisco. Questo è l'orientamento ribadito dalla Corte di Cassazione con la sentenza n. 28595 depositata il 2 dicembre 2008. I giudici hanno precisato che il Fisco non ha potere di valutare la congruità dei compensi corrisposti ad amministratori di società e che questi compensi sono comunque deducibili dal reddito d'impresa nel periodo di imposta in cui sono pagati. L'attribuzione dei compensi agli amministratori deve però risultare da una specifica delibera assembleare oppure del consiglio di amministrazione per gli amministratori investiti di particolari cariche. Infatti non è sufficiente solo l'approvazione del bilancio in cui questi compensi sono contabilizzati.