Attualità Pubblicato il 20/06/2024

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Fondi Pensione: rendimenti 2023 fino al 10%

di Redazione Fisco e Tasse

Nel report annuale COVIP presentato ieri alle Camere si segnala una crescita dei Rendimenti e degli Iscritti per la previdenza complementare



Il 2023 ha segnato una ripartenza significativa per la previdenza complementare, con un aumento notevole dei rendimenti e del numero degli iscritti. Secondo la relazione annuale della Covip, presentata il 19 giugno 2024  alla Camera, i fondi pensione hanno visto crescere le risorse, i contributi e le adesioni, con alcune criticità ancora presenti.

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Rendimenti fondi pensione 2023

Crescita dei Rendimenti dei Fondi pensione 

Nel 2023, i mercati finanziari hanno influenzato positivamente i rendimenti di tutte le linee di investimento. I comparti azionari hanno registrato le migliori performance, ma anche i comparti obbligazionari hanno mostrato una crescita. I comparti azionari hanno registrato una crescita media del +10,2% per i fondi negoziali, +11,3% per i fondi aperti e +11,5% per i Piani individuali pensionistici (Pip).

 Le risorse destinate alle prestazioni sono aumentate del 9,1%, raggiungendo i 224,4 miliardi di euro, inclusi i 114,3 miliardi delle Casse di previdenza.

Su un periodo decennale (2013-2023), i rendimenti medi annui delle linee azionarie sono stati superiori a quelli delle linee obbligazionarie e al tasso di rivalutazione del Tfr, pari al 2,4%.

Ecco una tabella riepilogativa (Fonte COVIP)


Tipologia di FondoPosizioni in essere (milioni)Variazione % 2023/2022Iscritti (milioni)Variazione % 2023/2022Risorse (milioni €)Variazione % 2023/2022Contributi (milioni €)Variazione % 2023/2022
Fondi negoziali4,017.25.5%3,895.65.4%67,87611.1%6,5197.7%
Fondi aperti1,950.35.9%1,901.85.9%32,61916.3%3,0577.4%
Fondi preesistenti686.11.7%655.61.7%67,1154.3%4,2623.8%
Pip "nuovi"3,781.02.2%3,602.62.2%49,9389.8%5,1002.3%
Totale10,434.74.1%9,315.93.9%217,5479.3%18,9385.3%
Pip "vecchi"294.1-294.1-6,844-240-
Totale Generale10,690.23.9%9,571.33.7%224,3929.1%19,1785.2%


Sulle differenze tra  i diversi tipi di Fondi leggi Fondi pensione aperti,  negoziali ..PIP cosa vuol dire?

Fondi pensione: criticità e proposte di miglioramento

Nonostante i progressi, l'adesione alla previdenza complementare rimane bassa tra i giovani, le donne e i lavoratori del Sud Italia.

Gli "under 35" costituiscono solo il 19,3% degli iscritti, e il divario di genere è evidente con una predominanza maschile del 61,7%, che sale al 72,7% nei fondi negoziali.

Per migliorare il sistema, la Covip suggerisce una rimodulazione in aumento  dei benefici fiscali, e la possibilità di riportare ad anni successivi gli spazi di deducibilità non utilizzati nell'anno dichiarativo.

 Questo potrebbe incentivare la partecipazione di lavoratori con redditi variabili, come gli autonomi. 

Inoltre, si propone che i fondi informino gli iscritti sull'"inidoneità previdenziale" delle posizioni di  ammontare minimo .

Fondi pensione relazione 2023: Altri Aspetti Rilevanti

Incremento delle Risorse: Le risorse accumulate dalle forme pensionistiche complementari sono pari al 10,8% del PIL e al 4% delle attività finanziarie delle famiglie italiane.

Distribuzione degli Iscritti: Gli iscritti ai fondi pensione sono 9,6 milioni (+3,7%), con una distribuzione per età che vede il 47,8% degli iscritti tra 35 e 54 anni, il 32,9% con almeno 55 anni, e un 19,3% sotto i 35 anni.

Divario di Genere: Gli uomini rappresentano il 61,7% degli iscritti alla previdenza complementare, con una percentuale che sale al 72,7% nei fondi negoziali. Le donne raggiungono il 42,6% nei fondi aperti e il 46,6% nei Pip.

Sfide dell'Inclusione Previdenziale: La Covip sottolinea l'importanza dell'inclusione previdenziale, evidenziando che donne, giovani e lavoratori del Sud sono meno presenti nel sistema della previdenza complementare. Si suggerisce una rimodulazione dei benefici fiscali per migliorare la capacità contributiva delle persone con redditi variabili.

Questi dati e proposte evidenziano l'importanza della previdenza complementare come strumento per garantire un futuro pensionistico più sicuro e la necessità di interventi per renderla più accessibile e attraente per tutti i lavoratori.



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